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Ortaggi coltivati in casa

Agricoltura Locale

Cosa circonda i nostri paesi e borghi

Negli anni abbiamo assistito ad un cambiamento dell’agricoltura che ha preferito puntare più su sovvenzioni europee o su piantagioni estensive e intensive di prodotti che vengono poi vendute al mercato all’ingrosso e inseriti nelle catene di produzione alimentare uniti ad altri prodotti europei o extraeuropei.

Insomma diventa difficile capire la vera utilità dell‘agricoltura se non come un “qualcosa che succede intorno a noi”. I nostri paesi sono circondati da campi dei quali sappiamo davvero poco (produzione, metodi di coltivazione, prodotti utilizzati in agricoltura ecc).

In particolare su questo aspetto dovremmo fermarci a fare alcune riflessioni in merito sia ai prodotti chimici utilizzati che ai “mezzi” di lavoro che vengono mossi sul terreno i quali non hanno di sicuro un impronta ecologica.

Questa un po’ la situazione nei borghi e nei paesi. Ma come sarà in città?

Come vive la città l'agricoltura

Ma cosa succede in città? Le città sono soffocate dalle auto e dallo smog. Ci sono bellissimi esperimenti di riappropriazione del verde ed anche progetti di Tetti trasformati in orto o zone della città riconvertite, ma è tutto molto “alternativo” e per lo più non vengono considerati stili di vita ma solo esperimenti.

Ogni quartiere dispone di un mercato Rionale e spesso anche di Mercati dei contadini, ma abbiamo appena imparato che

La sopravvivenza (e la salute alimentare) per noi sono una condizione non discutibile e sulla quale siamo davvero molto in deficit.

Nelle città occorre riscoprire spazi e funzioni. Nelle città l’agricoltura deve diventare verticale e cittadina.

 

Sicuramente è più difficile attuare logiche collettive di coltivazioni delle aiuole pubbliche, ma è anche fattibile fare progetti organizzati per “alimentare” un quartiere.

Alcuni esempi di Agricoltura Urbana

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