top of page
Elaborazione ver3000.png

Economia circolare nel borgo

  • Simona Marchesi

Spesa alternativa?

Stanchi di prendere la macchina e recarsi al supermercato per fare la spesa?


Magari in settimana siete chiusi in ufficio o in fabbrica o in azienda, insomma confinati in quattro mura di cemento, e vorreste solo uscirne; ma come arrivate a casa la sera o il weekend e vi accorgete che in frigo non è rimasto molto, non avete la minima voglia di andare a passare un’ora o due al supermercato.


Perché ammettiamolo, tutti siamo colpevoli di aver dichiarato:” faccio una spesa veloce” ma poi ci immergiamo in un mondo di offerte, super offerte, promozioni, pubblicità, packaging affascinanti, che anche se abbiamo una lista della spesa in mano, sembra sempre che il supermercato ci offra molto di più di quello che avevamo ritenuto necessario scrivere sul magico foglietto.


L’ enorme scelta e offerta di prodotti di varie marche, con le differenze di prezzo ingannevoli del formato (guardate sempre il prezzo al chilo per capire quello più conveniente, lasciate perdere i calcoli con i centesimi e i grammi del prodotto), ci fanno perdere più di qualche istante per scegliere il prodotto giusto da acquistare.


Personalmente quando sono al supermercato mi soffermo spesso a leggere le etichette, quella è la mia personale perdita di tempo, accertarmi che sia quantomeno sano e senza chimici, capire da dove proviene e l’origine delle materie prime.


Ammetto che la mia è una totale mancanza di fiducia nei prodotti venduti, mi spiego meglio.. credo ci sia qualcosa di subdolo nel dover controllare che il cibo che mi viene fornito NON contenga veleni, NON sia industriale più che naturale ma che sia ETICO, SANO, SOSTENIBILE, BIOLOGICO.


Siamo andati alla ricerca di aziende agricole per fare una spesa più sana, etica, sostenibile, biologica ma non dimentichiamo LOCALE.

Con piacevole scoperta, la spesa, si trasforma in un rapporto di totale fiducia verso il fornitore.





La qualità di quello che compriamo, oltre a donare agli alimenti un sapore unico, è arricchita da un rapporto umano, cordiale ed educativo che ci rende consumatori consapevoli e il prezzo non ha più la stessa rilevanza che invece acquisisce all'interno del supermercato.


La soddisfazione di uscire da un’ azienda agricola con una cassa da 7 kg contenente cipolle, patate, aglio, rape nere, carote, una zucca, un cardo (staccato dal terreno e pulito davanti ai nostri occhi dopo averlo scelto) una verza e non solo, aggiungiamo le conserve di salsa di pomodoro, olio estratto a freddo da semi di girasole, pasta fatta con la farina macinata del mulino e 4 kg di ceci secchi per una spesa di poche decine di euro; non può essere paragonata alla tremenda esperienza che ci porta almeno una volta a settimana a litigare contro prezzi, offerte e inganni mascherati da etichette non veritiere.


Se ci guardiamo intorno troviamo l’”oro”.

Sono sempre di più le piccole realtà che puntano all’autoproduzione alimentare locale, per permettere a ciascun paese di avere la scelta di poter serenamente acquistare gli alimenti di cui si ha bisogno, garantendo la territorialità del “km 0” e processi naturali di coltivazione, ma anche favorendo la nascita di economie circolari locali per la comunità e la possibilità di prendere parte a un progetto, alla sua creazione o al suo sviluppo, lavorando in gruppo.


Lavorare la terra non significa acquistarla per averne dei profitti ma lavorare e cooperare per offrire il diritto a tutti di usufruire dei doni del territorio, sotto un equo ed etico compenso per il valore della forza lavoro e la qualità del prodotto, senza giochi di prezzo calcolati sul mercato e le economie.




Il borgo di Offagna sta investendo proprio in questo momento sulla creazione e lo sviluppo di un progetto di orto comune.

https://borgooffagna.it/2021/12/11/investi-agriturismo-in-vendita/ vi lasciamo il link per dare una prima occhiata.

Dedicheremo un intero articolo alla presentazione di questo progetto, che sarà un’ opportunità per il borgo di autosostentarsi e offrire servizi artistici, sociali e culturali annessi allo sviluppo dell’ ORTO DIDATTICO CITTADINO. Restate aggiornati!


Vorrei segnalarvi una piattaforma che spero possa darvi un primo spunto, per osservare nei dintorni della vostra zona le realtà già attive sul campo agricolo, ovviamente non è una lista completa di tutti i progetti esistenti ma i valori dietro a ITALIA CHE CAMBIA sono autentici, li abbiamo testati noi stessi!!

Vi basterà selezionare nei filtri di ricerca la categoria Agricoltura e scoprirete che sono registrate in tutta Italia 3130 realtà e 22 reti, che non solo vendono prodotti della Terra ma creano anche coesione sociale, dando per esempio vita a progetti di orto condiviso.


Vi proponiamo anche il progetto Ortiamo che permette l'incontro tra realtà contadine e cittadini, creando interconnessioni per la produzione alimentare. In pratica puoi decidere di “affittare” un orto, messo a disposizione del contadino dove potrai tu stesso occuparti della coltivazione con il suo aiuto o farti coltivare da lui i tuoi ortaggi, il tutto nel più totale rispetto della natura e del suolo.


Ci sono poi anche gruppi agricoli che portano la spesa a domicilio ne è un ottimo esempio Cascina Cuccagna che ci fa capire che queste realtà non esistono solo in zone di campagna o rurali ma anche nei pressi dei centri cittadini.

Tante altre iniziative di questo tipo stanno nascendo ovunque, magari proprio vicino a casa vostra.


L’ abitudine di andare a fare la spesa presso i supermercati sta alimentando, non la nostra salute, arricchendo, non la nostra vita, bensì un ciclo sempre più insano e artificiale. Oggi possiamo abbattere i consumi e fare scelte consapevoli legate alla filiera alimentare e questo è diventato indispensabile e urgente.


Un altro progetto che combina il sociale al sostenibile è Gioosto una piattaforma online che garantisce prodotti solidali che rispettano l’ambiente e il lavoro delle persone , offrendo possibilità, a chi spesso non ne riceve, di creare un progetto inclusivo (persone con disabilità, detenuti, donne vittime di violenze, giovani e ragazzi a rischio) e usando anche territori confiscati a mafie e liberi dal caporalato.


Si sta manifestando una nuova visione del mondo, fatta di idee originali e profondi valori, che ci dà consapevolezza che la volontà di cambiare stile di vita c’è, esiste è tangibile ed è vicina.

Noi vogliamo fare la nostra parte!


Siete pronti a scoprire la spesa alternativa giusta per voi?

Fateci sapere cosa avete provato o state già seguendo.. e se avete qualche difficoltà a trovare delle realtà vicine a voi siamo pronti a sfoderare le nostre conoscenze ed aiutarvi nella ricerca!



​Box Autrice

Simona Marchesi

Conseguo il diploma di Ragioneria nel 2014. Dopo cinque anni di lavoro subordinato, in vari settori, chiudo alle mie spalle la porta del conformismo lavorativo per partire verso nuovi orizzonti.

In tre anni, viaggiando per l’Europa come lavoratrice stagionale in agricoltura, lascio che la natura torni a ispirare la mia vita; cercando di riconnettere alla mia mente il mio corpo.

Scrittura, lettura, disegno, progettazione, costruzione e comunicazione sono la mia passione, lo studio e la tanta curiosità mi aiutano a tenermi sempre attiva sul fronte.

Villaggio Saggio mi da l’opportunità di confrontarmi con un pubblico Saggio, osservarne le reazioni, discutere insieme argomenti da diversi punti di vista e crescere, grazie al rapporto con una comunità ancora più grande (per la prima volta per me, digitale).

Sarà un’ ardua sfida, forse la più grande, quella di creare insieme a voi una community.




26 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page