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Economia circolare nel borgo

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Lo Spazio di Coworking diventa Wise


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Qui di seguito la trascrizione del podcast:

Oggi parliamo di Coworking o Smart Working o Home Working o meglio Wise Working

Sono Cristian Tava e questo argomento mi piace molto

Lo scorso anno avevo scritto un articolo su linkedin che parlava del concetto di lavorare meno e lavorare meglio. 

4 ore 5 al massimo ogni giorno, concentrati ed efficienti   . E per il resto della giornata? dedicarsi alla crescita di se stessi.

un sogno vero?

bhè direi una realtà…

Da diverso tempo seguo quello che oggi chiamiamo “lavoro agile” e frequento il mondo dei coworking. 

Nell’articolo che è  uscito qualche giorno fa su Villaggio Saggio ne abbiamo parlato in maniera più approfondita ma oggi vorrei mettere l’accento su alcune cose che ritengo importanti.

Intanto credo che ci sia un fraintendimento nel concetto di LAVORO (a monte intendo) 

Siamo ormai arrivati ad una forzatura del consumismo in cui “lavoriamo per lavorare” o lavoriamo per pagare i debiti (non entro in tematiche politiche volutamente).

In questi giorni di quarantena ci siamo accorti che senza lavoro ci annoiamo (quanto vorrei annoiarmi anche io) ma non è assurdo?

Il lavoro ci condiziona così tanto? sembra proprio di si.  

Anche se non è un lavoro che ci fa “crescere”!

 è un lavoro di cui ci accontentiamo o che subiamo per vari motivi di contingenza.

Allora proviamo ad immaginare un lavoro “comodo” (visto che non ci fa crescere almeno che sia comodo), un lavoro che sia vicino a casa… magari! 

un lavoro che possiamo raggiungere velocemente e che non ci porti via troppo tempo negli spostamenti (sarebbe bello eliminare il pendolarismo completamente)

Uno spazio di coworking è soprattutto uno spazio di lavoro comodo (oltre che saggio),

quindi facilmente raggiungibile e accessibile. 

Vorrei anche sottolineare l’importanza di poter avere a disposizione uno spazio che tenga conto anche ai bambini piccoli, medi e grandi e uno spazio per gli animali … ma adesso non esageriamo con le pretese 😀

Secondo la filosofia di Villaggio SAggio, 

per andare al lavoro dovremmo impiegare un massimo di 10/15 min a piedi e 5 min in bicicletta… direi di escludere l’auto da questa considerazione perché se dovessi inserirla annullerei tutto l’effetto “wise” di questo podcast. [vorrebbe dire che, vista la distanza, ci metteresti un minuto di auto… il chè è davvero poco saggio per chiunque pensare di mettere in moto un’auto solo per fare un minuto di strada]

Ora chiediti: esistono degli spazi di Coworking così vicini a me? la risposta forse, probabilmente, certamente sarà NO!

Un primo obiettivo di un Villaggio saggio è proprio questo: spazi di lavoro accessibili e raggiungibili, divisi per zone, quartieri, comuni in base al numero di abitanti e alla raggiungibilità. 

Tanti spazi e ben organizzati, possibilmente in rete tra loro e non separati (come spesso accade).

Il secondo obiettivo di Villaggio Saggio è quello di inserire “valore” in ogni spazio. 

E’ vero che posso creare piccoli uffici per 5 6 7 persone con una fantastica macchina del caffè condivisa e una stampante altrettanto condivisa 

ma cosa manca? 

cosa genera davvero valore a questa esperienza? 

Quali sono le caratteristiche di uno spazio di lavoro che ci faccia crescere socialmente, professionalmente e poi anche umanamente?

Un coworking (che funziona) è uno spazio dove si creano soprattutto occasioni di lavoro sinergico o dove si sviluppano pubbliche relazioni con clienti, fornitori e altro. 

In uno spazio di coworking posso trovare una serie di cose e di situazioni che nelle mura domestiche non troverei mai:

partiamo dall’idea di base che i costi sono spalmati e condivisi e quindi più accessibili ed economici che non avere un ufficio da soli

In questo possiamo comprendere: spese energetiche, riscaldamento, reception, lina internet, pulizie, tasse immondizia ecc.

E già questo basterebbe a farci scegliere questo spazio che inizia a diventare smart working e non più home-working

Oltre a questo lo spazio mette a disposizione servizi condivisi ma soprattutto il contatto con altri professionisti con i quali puoi fare rete e fornire un servizio ancora più strutturato al tuo cliente: insomma come avere un’agenzia di servizi senza avere l’agenzia.

Questo momento di emergenza sanitaria ci ha fatto capire quanto sia importante non isolarsi ma fare rete e quanto bisogno abbiamo di queste realtà e di queste situazioni. 

Una mia collega dice sempre #insiemeèmeglio ed ha ragione.

Villaggio Saggio promuove e supporta la creazione di spazi di coworking locali e “saggi”. 

Abbiamo creato un progetto chiamato Wise Coworking ed abbiamo iniziato a pensare  a quali servizi inserire all’interno che siano realmente utili. visita il sito www.wisecoworking.it

Dobbiamo però uscire da alcune “trappole” mentali che ci siamo costruiti e in cui ci siamo rinchiusi:

  1. abbandonare (o meglio ancora eliminare) almeno un’auto per famiglia, riducendo così i costi e gli elementi inquinanti (non parlo solo di benzina ma dell’esistenza dell’auto stessa come elemento disturbante nei nostri spazi di vita)

  2. costruire soluzioni LOCALI che funzionino e che siano ben collegate in rete. Chiedere agli imprenditori di investire in questi servizi vuol dire anche ricreare un tessuto sociale fatto di presenze e di vita locale.

  3. capire che il tempo per il pendolarismo è tempo che togliamo alla nostra vita (e non tanto al lavoro) e che lo stiamo sprecando (oltre ad inquinare e congestionare strade e mezzi pubblici inutilmente) Più incrementiamo il pendolarismo e più la risposta sociale sarà: costruiamo o allarghiamo le strade e aumentiamo i mezzi in circolazione.


Un nuovo modello di vita è  arrivato: si chiama Villaggio Saggio. Al centro ci sei tu e la tua vita. 

Io sono cristian tava e questo è il podcast di Villaggio Saggio. 


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